Il ricco capitale italiano di specialità alimentari di ottimo livello qualitativo al primo posto tra i Paesi comunitari e raggiunge i più svariati mercati internazionali
Nel vasto e variegato repertorio dei prodotti agroalimentari mondiali che si sono imposti all’attenzione e al gradimento dei consumatori, quello nazionale, e tra questo quello siciliano, rappresenta uno dei punti di forza del nostro Paese che vanta una offerta di specialità agroalimentari di eccellenza altamente competitivi in termini di qualità e di sicurezza alimentare. Specialità agroalimentari i cui requisiti di buona qualità soddisfano le crescenti aspettative di tipicità e di reputazione, referenze queste che costituiscono il simbolo dell’Italia, della sua cultura e tradizione culinaria, universalmente identificate con l’accezione made in Italy alimentare.
Proprio nel comparto dei prodotti tipici, l’Italia ha sviluppato nel tempo un ricco capitale di specialità alimentari di ottimo livello qualitativo che la pongono al primo posto tra i Paesi comunitari e che raggiungono i più svariati mercati internazionali, registrando ovunque un buon successo commerciale. Si tratta di un prezioso patrimonio rappresentato dai cosiddetti prodotti “di marca” e dai prodotti “tipici”, che presentano stretto legame con il territorio, vero fattore di differenziazione che ne determina il successo sui mercati internazionali. Questo invidiabile patrimonio, altamente differenziato e a forte contenuto di tipicità, è costituito da numerosi prodotti che hanno ottenuto un riconoscimento giuridico nazionale e comunitario e che appartengono ai comparti olivicolo, ortofrutticolo, caseario, vitivinicolo e delle carni trasformate
Il made in Italy alimentare rappresenta un punto di forza delle esportazioni, costituendo oltre il 60% del totale di quelle agroalimentari, per un valore di circa 12,6 miliardi di euro. Il made in Italy alimentare garantisce elevata qualità, sia intrinseca (materie prime utilizzate, metodologia produttiva, caratteristiche organolettiche), che percepita (quali marca, marchio collettivo, origine territoriale). I prodotti e comparti che costituiscono il made in Italy alimentare risultano, in ordine di decrescente d’importanza, vino, frutta fresca, pasta, olio di oliva, formaggi, legumi e ortaggi inscatolati, prodotti di panetteria e biscotteria, dolciari, salumi e insaccati, succhi di frutta e ortaggi, riso. Il criterio fondamentale di attrazione dei consumatori verso un determinato prodotto è costituito dalla sua capacità di soddisfarne le aspettative ed esigenze a cui si affianca anche il prezzo.
L’accresciuta importanza riservata agli espetti immateriali, pone l’accento sul fattore territoriale che, con il suo contenuto di cultura e tradizione a garanzia della qualità, contribuisce ai prodotti a denominazione e indicazione di origine un successo, con un peso sempre maggiore nelle esportazioni. Occorre sottolineare come negli ultimi anni, la scelta degli alimenti da parte del consumatore sia divenuta più selettiva, in cui la sicurezza alimentare e l’origine assumono particolare rilievo.
Tra le produzioni tipiche italiane la categoria che assume particolare rilievo nei mercati internazionali è quella dei prodotti protetti da certificazioni europee. In particolare i prodotti a denominazione, o indicazione di origine protetta (DOP, IGP) (Reg. 510/2006, ex 2081/92).
A questi vanno aggiunti i prodotti con attestazione di specificità (STG) (Reg. 509/2006, ex 2082/92), i vini a indicazione geografica tipica (IGT), a denominazione di origine controllata (DOC) e controllata e garantita (DOCG) (Reg. 316/2004).
Infine, vanno ricordati i prodotti tradizionali (PAT, Decreto Ministeriale 350/1999) di cui risultano censite circa 4.500 tipologie. Sono prodotti le cui metodiche di lavorazione, conservazione, stagionatura sono basate su regole di fabbricazione tradizionali, consolidate nel tempo.